Chiese
Chiesa Dell’Addolorata
Chiesa San Gerolamo
Chiesa San Rocco
CIMITERO MONUMENTALE
La certosa di Serra San Bruno (anche Certosa dei Santi Stefano e Bruno) è un’abbazia certosina situata vicino all’omonima cittadina in provincia di Vibo Valentia. Origine Fondata il 24 giugno 1084 in Francia, nei dintorni di Grenoble, la prima Abbazia certosina, sei anni più tardi Bruno di Colonia (1030 ca. – 6.X.1101) fu convocato presso la corte vaticana da Oddo di Châtillon (suo ex discepolo, tra il 1056 e il 1076, alla scuola del Duomo di Reims), giunto in Italia nel 1080 ed eletto pontefice nel 1088 col nome di Urbano II.
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La chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo è una chiesa situata nel quartiere storico di Serra San Bruno denominato “Terravecchia”. Esiste una chiesa omonima anche nel quartiere di “Spinetto”.
L’elegante prospetto barocco della chiesa fu montato con pezzi di granito provenienti dalla vecchia Certosa e, salvato dalle rovine provocate dal terremoto, fu adattato nei primi anni del secolo scorso alla chiesa che ospita l’arciconfraternita dell’Assunta. Il chiostro barocco della Certosa di Santo Stefano del Bosco sopravvissuto alla catastrofe tellurica, mostra infatti gli stessi elementi architettonici.
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La facciata, a pianta semiellittica, realizzata in granito locale dal capomastro Vincenzo Salerno (+1807) su progetto dell’architetto serrese Biagio Scaramuzzino, è uno dei capolavori del tardobarocco calabrese.[2] La porta scolpita nel 1961 da Giuseppe Maria Pisani raffigura, nelle sette valve bronzee, i dolori della Madonna. Su disegno e modello scolpito dello stesso artista fu realizzata la porta di legno intagliata da Salvatore Tripodi. L’interno, ad aula mononavata con pianta a croce latina, si caratterizza per i preziosi stucchi opera di Domenico Barillari e dei figli Michele e Bruno, realizzati in collaborazione con Biagio Muzzì. Nella navata, spiccano quattro medaglioni marmorei di scuola napoletana scolpiti a bassorilievo e raffiguranti due Santi barbuti, privi di attributi iconografici ma tradizionalmente considerati San Pietro e San Paolo, un certosino, probabilmente San Bruno, e San Gennaro. I medaglioni erano collocati, originariamente, sotto la cupola della vecchia certosa, come dimostrano alcune fotografie d’epoca scattate prima della demolizione delle rovine del monastero, in cui si notano, al di sopra di alcune nicchie, spazi atti a contenere bassorilievi di forma ovale.
La chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo è una chiesa situata nel quartiere storico di Serra San Bruno denominato “Terravecchia”. Esiste una chiesa omonima anche nel quartiere di “Spinetto”. L’elegante prospetto barocco della chiesa fu montato con pezzi di granito provenienti dalla vecchia Certosa e, salvato dalle rovine provocate dal terremoto, fu adattato nei primi anni del secolo scorso alla chiesa che ospita l’arciconfraternita dell’Assunta. Il chiostro barocco della Certosa di Santo Stefano del Bosco sopravvissuto alla catastrofe tellurica, mostra infatti gli stessi elementi architettonici. La porta interna fu realizzata da Vincenzo De Francesco e dai figli Bruno Maria e Raffaele nel 1930. L’interno, mononavato, è decorato da pregevoli stucchi ottocenteschi in parte eseguiti su disegno dell’architetto Giuseppe Maria Pisani sul finire del XIX secolo.
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La chiesa di San Biagio è la chiesa matrice di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia ed è consacrata a san Biagio, patrono della città.
La facciata, realizzata in granito locale fu progettata dall’architetto serrese Biagio Scaramuzzino che ne lasciò interrotta la costruzione a metà della nicchia che oggi contiene una statua di marmo raffigurante il Cuore di Gesù. Fu completata da un altro architetto serrese, Salomone Barillari, durante la seconda metà del secolo XIX. Notevoli sulle loggette delle campane due angioli in marmo dei primi anni del XVII secolo provenienti dalla Certosa, recentemente attribuiti allo scultore tedesco David Müller.
L’interno, di tipo basilicale a tre navate divise da pilastri, è molto ricco di opere d’arte, alcune delle quali di notevole valore. Al primo e al terzo pilastro, da destra, quattro statue marmoree, S. Stefano, S. Bruno, la Madonna e S. Giovanni Battista, provenienti dalla Certosa.
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La facciata, a pianta semiellittica, realizzata in granito locale dal capomastro Vincenzo Salerno (+1807) su progetto dell’architetto serrese Biagio Scaramuzzino, è uno dei capolavori del tardobarocco calabrese.[2] La porta scolpita nel 1961 da Giuseppe Maria Pisani raffigura, nelle sette valve bronzee, i dolori della Madonna. Su disegno e modello scolpito dello stesso artista fu realizzata la porta di legno intagliata da Salvatore Tripodi. L’interno, ad aula mononavata con pianta a croce latina, si caratterizza per i preziosi stucchi opera di Domenico Barillari e dei figli Michele e Bruno, realizzati in collaborazione con Biagio Muzzì. Nella navata, spiccano quattro medaglioni marmorei di scuola napoletana scolpiti a bassorilievo e raffiguranti due Santi barbuti, privi di attributi iconografici ma tradizionalmente considerati San Pietro e San Paolo, un certosino, probabilmente San Bruno, e San Gennaro.
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Punti di Interesse
Casa della Cultura “Sharo Gambino “
Parco Avventura Adrenalina Verde
Islero Ranch www.isleroranch.it
Ferriere di Mongiano a 8Km
Reporter Studio fotografico Bruno Tripodi
Il Mondo della Preistoria:
ll Mondo della Preistoria è un parco tematico dedicato al mondo degli animali preistorici e delle prime forme di vita apparse sulla Terra. Esso dà la possibilità di osservare le varie tappe dell’evoluzione degli esseri viventi sulla Terra, partendo dalle prime forme di vita complesse, apparse sul nostro pianeta in ambiente marino circa 635 milioni di anni fa, fino ad arrivare alla comparsa dell’uomo. Strutturato con rigore scientifico, il parco permette al visitatore di divertirsi ma, nello stesso tempo, di imparare, immergendosi nel passato attraverso le ricostruzioni degli esemplari e diverse attività interattive. Il parco è immerso in un verde rigoglioso con numerose specie di alberi e piante a completamento del contesto.
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Ristoranti
Ristorante Zenzero
La voglia di stupire, la ricerca nella tradizione, l’attenzione alle materie prime, l’emozione dei sensi.
Tutto questo è Zenzero, il ritrovo del gusto.
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Ristorante Lumera: dove poter gustare la cucina tradizionale calabrese, a base di deliziosi funghi porcini , salumi, formaggi e tutto quello che questo splendido territorio ha da offrire.
L’ingresso del ristorante e difronte quello dello B&B
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Il laghetto Ristorante
Ritrovo Santa Maria Ristorante
Pizzerie
BAOBAB Pizzeria
Carte Diem Pizzeria
La Baita Pizzeria
BAR
Otto a Litro Bar
Tassone Bar Pasticceria Gelateria
Monterosso Bar Pasticceria
Lion Bar
Legenda:
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